Una giornata agrodolce per il tiro a segno alle Paralimpiadi. Roberto Lazzaro chiude la sua bellissima olimpiade con un po’ di amaro in bocca dopo aver conquistato due finali su due, ma purtroppo non la medaglia. Finisce ottavo nella carabina R5 che si risolve con il francese Tanguy De La Forest sul gradino  più alto del podio di carabina R5, davanti al brasiliano Galgani e la giapponese Mizuta.

È un tripudio di bandiere francesi quello che accompagna Tanguy De La Forest sul gradino  più alto del podio di carabina R5, il risultato piú fedele al pronostico e quello piú auspicato dal pubblico di casa, mentre Lazzaro accetta sportivamente il verdetto e guarda avanti.

“Devo essere molto soddisfatto perchè centrare due finali non capita tutti i giorni, Los Angeles non è cosi lontana e dentro di me so di voler lavorare nei prossimi quattro anni per diventare ancora migliore e magari ottenere quello che stavolta non mi è stato possibile – il primo commento di Lazzaro -. Purtroppo la mia finale è diventata subito complicata, il cuore mi batteva a mille. Quando ho cominciato a rimettermi sul binario era troppo tardi”.

In effetti i punteggi dei primi dieci colpi hanno subito messo in difficoltà il novarese che ha provato a dare la svolta con un 10.9 all’undicesimo tiro, ma non è bastato.

“I bilanci vanno fatti con calma – ha continuato Lazzaro – ma io sono felice dell’esperienza che ho vissuto, il gruppo della nostra federazione è straordinario, così come è stato fantastico vivere questa atmosfera insieme alle squadre di tutto il mondo. Davvero bellissimo, sia sul piano sportivo che umano”.

L’avventura paralimpica del tiro a segno azzurro continua in attesa degli ultimi appuntamenti di giovedì 4 settembre, quando saranno in gara Davide Franceschetti, Pamela Novaglio e Andrea Liverani.